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Acqua basso residuo fisso e reni: quali sono i benefici?

Nella vita di tutti i giorni è importantissimo bere e purificarsi. La correlazione tra acqua con basso residuo fisso e reni è ormai nota ma vediamo perchè perchè fa bene e in quali casi è meglio evitarla.

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Uno dei risultati più dolorosi e fastidiosi che derivano dal non bere acqua a sufficienza è quello della formazione di calcoli renali, cioè piccole particelle di sali minerali che, trasportate dall’urina, si depositano piano piano nelle pareti dei reni e, se non c’è un’ottima idratazione e immissione di liquidi che facilitano la pulizia delle pareti di ogni nostro organismo, si ingrandiscono e portano a forti dolori.

Questi calcoli o “sassolini” devono essere espulsi dal nostro corpo e ci sono due vie, l’uso del bisturi o il bombardamento per la riduzione o la frantumazione in pezzetti piccolissimi da espellere tramite le vie urinarie.

Acqua basso residuo fisso e reni: qual è il legame?

L’acqua con basso residuo fisso e i reni, hanno un legame importante, e ora vediamo il perchè.

Il supporto di enormi quantità di acqua è fondamentale per l’evacuazione dei residui di calcoli o renella e, soprattutto, per la prevenzione, mantenendo sempre il più pulito possibile il nostro organismo.

Essendo i sali minerali i nemici dei nostri reni è importante conoscere bene come l’acqua ci aiuta a prevenire e, al momento dovuto, curare la formazione di calcoli nei nostri reni.

La cosa più importante da sapere è l’influenza che il cosiddetto “residuo fisso” nell’acqua che beviamo ha sulla nostra salute e soprattutto sui reni.

Acqua basso residuo fisso e reni: come riconoscere l’acqua giusta?

Quale acqua con basso residuo fisso va bene per i reni?

Vediamo la classificazione in base al residuo fisso che è la quantità in milligrammi (mg) di minerali che si trovano in un litro (l) di acqua.

Questi valori si calcolano portando l’acqua alla bollitura, cioè a 100 gradi, facendola evaporare e portando la restante parte a 180 gradi, eliminando così tutta l’acqua rimasta, e pesando il residuo.

I valori del residuo fisso variano e questo determina la purezza o meno dell’acqua. Questo non vuol dire che l’acqua con alto residuo fisso sia dannosa per la salute, ma che ogni organismo ha bisogno dell’acqua con il giusto residuo fisso, infatti per alcuni organismi è fondamentale un alto residuo fisso, per altri, proprio per chi soffre di calcoli renali, è fondamentale sia il più basso possibile per evitare di immettere nei reni altri minerali che possono aumentare le dimensioni del calcolo.

Per aiutare ancora di più chi soffre di calcoli renali, ma non ha nessuna conoscenza sulle caratteristiche delle acque e nel caso specifico del “residuo fisso”, ecco qua un elenco delle acque in base ai livelli proprio del residuo fisso:

1) Acqua minimamente mineralizzata: ha un residuo fisso minore o uguale a 50 mg/l ed è ottima per la cura dei calcoli renali perché il livello di minerali è molto basso come la Sant’Anna e la Lauretana.

2) Acqua oligominerale: ha un residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/l ed è ottima per la prevenzione dei calcoli renali essendo un livello medio basso di minerali. Di questo gruppo fanno parte marche come la Levissima, la Panna, la Rocchetta e molte altre.

3) Acqua medio minerali: ha un residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l, se bevuta in piccole quantità non è indicata per chi soffre di calcoli renali ed avendo dei livelli medio alti di residuo fisso non è molto indicata neppure per la prevenzione. Alcune di queste sono la Lete, la Nepi, la Ferrarelle.

4) Acqua ricca di minerali: ha un residuo fisso maggiore a 1500 mg/l, è molto ricca di calcio, ferro, sodio e fluoro ed è molto più indicata per la prevenzione delle carie, dell’osteoporosi, per diete povere di sodio e ferro mentre non lo è per le problematiche renali perché ha un alto livello di minerali. La più famosa di questa categoria è l’acqua Fonte Essenziale.

Tutti i tipi di acqua sono buoni o cattivi, dipende sempre da chi ne fa uso, anche la comune acqua di casa può essere un’ottima alleata del nostro benessere, basta sapere la consistenza del residuo fisso e adeguarlo alle nostre esigenze fisiche.

Una persona che beve molto ha un organismo più pulito e poco sottoposto al sorgere di calcoli renali, la scelta in un organismo definito “sano” è quella di bere tanto ma non per questo può scegliere che tipo di acqua bere, sapendo le caratteristiche di ogni tipo di acqua si può integrare o meno i sali minerali occorrenti.

Bevi tanto, bevi sano, bevi consapevole; la prevenzione si fa a partire dalla conoscenza del mondo che ci circonda e un’ottima acqua a basso residuo fisso aiuta. Un consiglio da esperti del settore aiuta a trovare l’acqua giusta anche se quest’ultima fosse quella erogata nelle nostre case, perché non dobbiamo pensare a priori che non è adatta alla nostra salute

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