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Acqua con residuo fisso alto: cosa vuol dire?

Oggi in commercio ci sono diversi tipi di acqua, alcune con residuo fisso alto, altre con residuo fisso basso.

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Ma cosa vuol dire ”acqua con residuo fisso alto”? Che differenza c’è tra le due tipologie?

Acqua con residuo fisso alto: quali marche sono?

Innanzitutto, vediamo cos’è il residuo fisso. Esso indica quanti minerali ci sono nell’acqua, dopo che essa viene lasciata evaporare alla temperatura di 180°C.

Il valore si misura in mg/L e perciò la differenza tra le due acque è semplicemente la differenza di sali e oligoelementi disciolti al loro interno.

Un’acqua con residuo fisso alto, perciò, contiene molti sali minerali rispetto ad un’acqua con residuo fisso basso.

In base al valore del residuo fisso si può fare una distinzione fra:

– Acqua minimamente mineralizzata: ha un residuo fisso molto basso, sotto i 50 mg/L, e poca presenza di sali; perciò, è altamente digeribile e consigliata per i neonati e per coloro che soffrono di problemi ai reni (acqua Lauretana, Sant’Anna, San Bernardo…)

– Acqua oligominerale: ha un residuo fisso compreso tra i 50 mg/L e i 550 mg/L , e sono quelle più diffuse che garantiscono un buon apporto di sali senza però appesantire. Quest’acqua risulta molto digeribile e stimola la diuresi (come la Frasassi, Fabia, la Natia e così via)

-Acqua medio minerale: ha un residuo fisso tra i 550 mg/L e i 1500 mg/L ed è consigliata per anziani e sportivi in quanto è ricca di sali minerali (come la Boario, la Lete, la Ferrarelle, la Grazie…)

-Acqua minerale: con residuo fisso oltre i 1500 mg/L, indicata solo per alcuni casi, in presenza di patologie particolari e sotto consiglio del medico (Acqua Fonte Essenziale)

L’acqua con residuo fisso alto è consigliata oppure no?

L’acqua con residuo fisso alto è consigliata per alcuni casi particolari, come per quelli a cui si consiglia esclusivamente un residuo basso.

In realtà il residuo fisso non è un valore negativo, cioè che esso sia alto oppure basso non porta a conseguenze negative per la salute.

Tuttavia, in base all’età, allo stile di vita e in presenza di particolari patologie è consigliato il consumo o di acque con residuo fisso alto oppure di quelle con poca presenza di sali.

Per esempio, l’acqua con residuo fisso alto e quindi ricca di sostanze oligominerali è consigliata perché previene tumori e patologie cardiovascolari, ed è particolarmente indicata per tutte quelle persone che praticano sport a livello agonistico o quotidianamente e hanno bisogno di un alto apporto di calcio e sali minerali.

Le acque con alto residuo fisso sono anche consigliate in estate quando si suda molto e bisogna reintegrare i sali.

Anche per gli anziani e per le donne in menopausa il consiglio è quello di bere acqua con alto residuo fisso.

In alcuni specifici casi però bere acqua con residuo fisso alto è sconsigliato e perciò sarebbe meglio optare per l’acqua oligominerale o minimamente mineralizzata.

Per esempio, in presenza di calcoli renali o ipertensione bere acqua con pochi sali è particolarmente consigliato in quanto favorisce la diuresi e l’espulsione di tossine e sostanze di scarto, oltre che essere povera di sodio.

Anche per le donne in gravidanza è consigliato bere acqua con basso residuo fisso, mentre per i neonati e i bambini molto piccoli è consigliata l’acqua minimamente mineralizzata e cioè con un residuo fisso inferiore ai 50 mg/L.

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