Esiste veramente il residuo fisso dell’acqua consigliato e perfetto per tutti?
La risposta è no, ma vediamo insieme il perché.
Il residuo fisso nell’acqua indica il deposito di sali al suo interno dopo l’evaporazione della stessa.
In parole povere, più alto è il residuo fisso, maggiore è la quantità di sali minerali al suo interno.
Questo parametro determina anche il gusto dell’acqua, infatti durante il suo percorso sotto terra o tra le rocce, questa fondamentale sostanza si arricchisce di caratteristiche chimiche e fisiche, che ne stabiliscono il gusto.
Residuo fisso acqua consigliato dell’acqua potabile e in bottiglia
Il limite del residuo fisso non ha lo stesso parametro per tutte le acque, anche secondo le norme in materia.
Cominciamo col dire che questo indicatore non è l’unico a stabilire la qualità di un’acqua, ma sicuramente è uno dei principali fattori. Secondo le leggi vigenti il residuo fisso dell’acqua potabile non deve superare i 1500 milligrammi per litro, questo limite vale anche per le acque che provengono dalle sorgenti.
Tutte le acque che superano questo indice sono definite ricche di sali minerali e solitamente questo è abbinato anche alla presenza massiccia di cloruri, solfati e magnesio. Queste acque con sali minerali in eccesso sono generalmente utilizzate per contrastare patologie, che hanno bisogno di favorire il ripristino idrosalino o dagli sportivi dopo sforzi fisici intensi, ma non sono adatte per il consumo giornaliero.
Residuo fisso acqua consigliato: meglio alto o basso?
Non c’è una regola precisa che affermi che il residuo fisso alto sia migliore di quello basso e viceversa.
Spesso sentiamo la domanda ‘’ma è vero che il residuo fisso alto fa male?’’
La risposta a questa domanda è no, in quanto è costituito da un eccesso di sali minerali e non da sostanze nocive per la salute.
Solo nel caso di un eccessivo abuso questi residui tendono a potersi accumulare nei reni, così come per tutti gli alimenti e le bevande bisogna farne un consumo moderato per non riscontrare problemi.
Ovviamente la scelta di quale acqua bere è molto soggettiva e dipende anche dal fabbisogno dell’organismo del singolo individuo.
Si consiglia di consultarsi con il proprio medico per avere suggerimenti su quale sia quella più adatta, più o meno ricca di sali minerali.
Infatti, non esiste un’acqua migliore in assoluto, piuttosto c’è quella più indicata al proprio organismo e allo stile di vita della persona che la consuma.
Residuo fisso acqua consigliato in base all’organismo e allo stile di vita
Come accennato in precedenza, la scelta di quale acqua bere è soggettiva e dipende molto dallo stile di vita che si conduce o dalla presenza di qualche patologia: ecco perché un residuo dell’acqua consigliato è perfetto per tutti.
Ad esempio, le acque povere di sodio sono consigliate a chi soffre di ipertensione, anche l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) ha stabilito che il consumo massimo di questa sostanza non deve superare i 2 grammi al giorno, proprio per il fatto che causa un aumento della pressione sanguigna.
Per contrastare la cellulite invece è opportuno scegliere un’acqua con un residuo fisso basso, per evitare la ritenzione idrica dovuta all’accumulo di sodio. Discorso a parte vale per i neonati, i quali devono utilizzare solo acque con residuo fisso basso, al di sotto dei 50 milligrammi per litro, per favorire la digeribilità dei lattanti.
Mentre gli sportivi generalmente consumano acque ricche di sali minerali per reintegrare quelli persi durante lo sforzo fisico.