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Residuo fisso acqua: meglio alto o basso?

Si discute molto sul fatto che il residuo fisso dell’acqua sia meglio alto o basso, ma andiamo a vedere quanto deve essere questo valore a seconda del tuo stato di salute.

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Il residuo fisso è un parametro che specifica la quantità di solidi nell’acqua. Ne deriva una classificazione che porta l’utente finale (cioè chi vuole usarla senza possibili ripercussioni per la salute) a chiedersi quale sia il valore giusto per un’ottima acqua soprattutto potabile.

Chi beve ha la necessità di sapere cosa beve e quanto è sano. Bevi l’acqua che più è indicata per te e le tue patologie o caratteristiche fisiche.

Residuo fisso acqua: meglio alto o basso? Quanto deve essere?

Alla domanda “il residuo fisso dell’acqua è meglio alto o basso’’ non si può avere una risposta netta.

Fa male bere acqua ad alto residuo fisso è una vecchia leggenda metropolitana che deve essere
sfatata. E ti spiego perché!

Un residuo fisso basso nell’acqua indica che la stessa è stata depurata di tutti i suoi minerali sia cattivi che buoni per la salute come per esempio il sodio.

Questo tipo di acqua disseta poco, non reintegra i sali minerali necessari all’organismo e stimola la diuresi; berla in grandi quantità, soprattutto in estate o con temperature elevate, non disseta e allo stesso tempo porta ad una possibile disidratazione se non accompagnata da integratori alimentari di potassio, sodio, magnesio, ecc…

Un residuo fisso alto nell’acqua indica che la stessa è ricca dei solidi buoni per la salute come per esempio il ferro, il magnesio, il sodio, il potassio, lo zinco, ecc… Questo tipo di acqua disseta, apporta i sali minerali necessari all’organismo e non stimola la diuresi; berla in grandi quantità, soprattutto in estate o con temperature elevate, disseta e non permette la disidratazione perché ricca di sali minerali.

Residuo fisso acqua: meglio alto o basso? Quale va meglio per te?

Ci chiediamo quindi quale è più indicata per chi ne deve fare uso un residuo fisso nell’acqua basso o altro?

La risposta dipende molto dalle caratteristiche fisiche e da eventuali problemi di salute.

Per esempio, una persona con calcoli ai reni deve bere acqua a basso contenuto di residuo fisso perché deve stimolare la diuresi ed espellere il calcolo.

Altro esempio è quello di preparare il “pranzo” di un neonato con il latte in polvere, è obbligatorio usare acqua a basso residuo fisso altrimenti si apporta troppo calcio che già è presente nel latte.

Un esempio che calza a pennello per l’uso di acqua ad alto residuo fisso è quello degli sportivi che espellono sali minerali con la sudorazione e la possono reintegrare bevendo acqua senza aggiunta di integratori.

Anche chi soffre di osteoporosi o ha bassi livelli di calcio nel sangue può usare acqua ad alto residuo fisso.

Residuo fisso acqua, meglio alto o basso? Una piccola guida per capirlo!

Per aiutare ulteriormente capire se il residuo fisso dell’acqua è meglio alto o basso, è doveroso fare un piccolo elenco dell’acqua che possiamo trovare:

1) Acqua minimamente mineralizzata: residuo fisso < di 50 mg/l quindi “basso residuo fisso”, indicata per esempio per la preparazione del latte in polvere.

2) Acqua oligominerale: residuo fisso tra 50 e 500 mg/l quindi “medio-basso residuo fisso”, indicata per aumentare la diuresi in casi di problemi ai reni.

3) Acqua con medi minerali: residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l quindi “medio-alto residuo fisso”, indicata per gli sportivi che possono quindi aiutarsi anche con eventuali integratori più specifici.

4) Acqua ricca di sali minerali: residuo fisso > di 1500 mg/l quindi “alto residuo fisso”, indicata per chi ha bassi livelli di sali minerali o basso livello di calcio nel sangue (soprattutto donne con osteoporosi).

La “nutrizione” è una scienza ed è importante non sottovalutarla, ci aiuta a mangiare e bere con piacere e senza sconvolgere il nostro corpo; quindi, impariamo a capire che tipo di acqua abbiamo a disposizione e beviamo quella più adatta a noi.

È naturale chiedersi come viene calcolato il livello di residuo fisso nell’acqua; il procedimento è quello di portare l’acqua ad ebollizione fino a 100° in modo che la stessa evapori quindi si analizza il liquido facendogli raggiungere i 1800°, l’acqua a questo punto è evaporata totalmente, quello che rimane è il residuo fisso ed in base alla sua consistenza viene classificato in basso, medio o alto.

Quindi il consiglio è di non credere a tutto, informiamoci per il bene nostro e della nostra salute.

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